domenica 10 febbraio 2008

Il mate


...e chi ce l'ha fatto provare per la prima volta: il mitico Roy dell'Hostel Hi Patagonia di Puerto Madryn!


Sorseggiando mate, Roy è stato anche il primo ad introdurci nel magico mondo della musica argentina. Questi i suoi consigli, partendo dal presupposto che dovessimo andare alla ricerca di artisti con chiare origini italiane:
- Luca Prodan, leader dei Sumo, gruppo new wave - post punk dei primi anni '80 (e una bella doppia raccolta me la sono poi comprata al Musimundo di Buenos Aires)
- Luis Alberto Spinetta, cantautore (idem come sopra sull'acquisto della doppia raccolta)
- Pappo, blues and rock'n'roll (su questo abbiamo passato)
- Charlie Garcia, una sorta di Vasco Rossi argentino (per il dubbio, abbiamo passato anche su questo)

(da notare che anche Roy voleva scoprire un po' di musica italiana: un italiano passato in ostello pochi giorni prima di noi lo aveva invitato all'ascolto dei CCCP; noi ci siamo sentiti di incoraggiarlo ad iniziare con qualche album di Franco Battiato)

Alla fine, oltre ai già citati, ci siamo portati a casa anche una raccolta di Andres Calamaro, lui veramente mitico e lo consiglio vivamente, un album dei Babasonicos (suggeriti dal gentile commesso della Boutique del Libro di Palermo Viejo, e da lui definiti come un incrocio argentino tra gli Ween e i Flaming Lips), una compilation ska di gruppi locali e un album dei Flema, gruppo punk argentino considerato imprescindibile dal commesso di un negozio di tatuaggi di San Telmo a Buenos Aires.

mercoledì 6 febbraio 2008

La traversata in tirolesa

Ecco a voi i due tangueros alle prese con la traversata del fiume in tirolese: poco dopo raggiungeremo il Glacier Torre ai piedi del Cerro Torre, Patagonia. (per vedere i due filmati basta cliccare ciascun riquadro due volte sopra il tasto play)



lunedì 28 gennaio 2008

A grande richiesta... la tia Monica!


Visto che ce l'avete chiesta veramente in tanti, ecco a voi la foto scattata con la tia Monica il 7 gennaio nel suo negozietto di El Calafate, provincia di Santa Cruz, Patagonia.
Lo so, lo so, che molti di voi si stavano aspettando un modello di zia diversa, un po' bassa e con qualche chilo di troppo, come in molti ci avete detto in questi giorni, invece eccola qua!

venerdì 25 gennaio 2008

Cosa ci manchera'

- le empanadas
- i tassisti di Buenos Aires
- sistemare la carta igienica sulla tazza del bagno prima di...
- condividere la stanza con la puzza di piedi australiani o cecoslovacchi
- la Quilmes servita con le spagnolette
- le cene a 5 euro
- i grandi spazi
- il sole, il caldo e il cielo blu
- le persone che incontri con cui chiacchieri subito
- i saluti beneauguranti argentini (Suerte, que disfruten, que la pasen bien, ...)
- l'Ali che mi chiede 'in euro quanti sono?' (N.d.Usbe)
- tutti quelli che ci hanno raccontato qualcosa dell'Italia con affetto e ammirazione, pur non essendoci mai stati
- gli stivali a 15 euro (n.d.Alice)
- la carne alla griglia, sempre buona, grande e mai cara (n.d.U.)
- le foto di Maradona ovunque (soprattutto quelle in cui da giovane aveva ancora i capelli lunghi)
- i vostri commenti divertenti ed emozionanti sul blog
- l'essere chiamata Maria senza incavolarmi (n.d.A.)
- la visita di un medico che ci intrattiene a chiacchierare prima di visitarmi
- Mafalda e la sua visione sul mondo
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giovedì 17 gennaio 2008

I veri TANGUEROS PER CASO

Ecco a voi finalmente la foto!

martedì 15 gennaio 2008

Senza bistecche e senza birra per due giorni a Buenos Aires

Chi l'avrebbe mai detto che sarei dovuto tornare a mangiare wok al pollo per altri due giorni dopo la dieta forzata di Iguazu? (che io poi manco lo sapevo bene cosa fosse 'sta wok al pollo!)
Cosi' mi aveva suggerito il simpatico dottor Martin Andres, chiamato venerdì mattina a visitarmi in ostello. I dolori lancinanti, infatti, mi avevano colto alla sprovvista giovedì sera appena salito sull'aereo che ci avrebbe riportati a Buenos Aires. Una serie di coincidenze fortunate hanno almeno reso meno catastrofica la situazione perche' pensare di soffrire quei dolori in un lungo viaggio in pullman o durante il massacrante trekking sarebbe stato impossibile.
Beh, cari lettori, mi son guadagnato un giorno a letto nel dormitorio dell'ostello, a suon di iniezioni e pasticche per colpa di una colica renale. Non sara' stata Alice a iettarmela per andare a far shopping e spendere tutti i soldi rimasti in santa pace?!?
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lunedì 14 gennaio 2008

Bye bye Buenos Aires

Ultimo messaggio direttamente dall'Argentina: mesti mesti seduti sull'aereo che ci riportera' a casa, salutiamo un paese che ci rimarra' sicuramente nel cuore e che chissa' presto riusciremo ad assaporare ancora un po'...

Ps: Ora che Usbe sta bene, ve lo possiamo dire: non perdetevi i racconti su Buenos Aires e sulla sua colica renale che dovremmo riuscire a postare da Madrid.


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giovedì 10 gennaio 2008

Ali, mi sento un grande!

Forse ho esagerato un po', pero queste sono state le parole che ho detto ad Alice oggi quando mancavano ormai pochi passi a mettere i piedi sul ghiacciaio Grande ai piedi del Cierro Torre.
In quel momento scompare tutto: la fatica delle quattro ore di camminata per arrivare fino a li', il timore per le prossime ore di trekking sul ghiaccio con i ramponi, la levataccia della sveglia alle sei del mattino per poter essere dove sei nel momento in cui ci sei.
Ho pensato a quanto ci e' costato arrivare fino a qui, un volo da milano fino all'altra parte del mondo, più di 40 ore di autobus per raggiungere El Calafate, altre 4 (di cui più della meta' in strada sterrata) per arrivare nella splendido paese di El Chalten e poi appunto queste 4 ore di trekking. Senza contare tutto quello che e' successo prima del viaggio, le ore spese su internet e sulla lonely planet alla ricerca di qualche prezioso consiglio, le chiacchierate con chi qui aveva gia' avuto la fortuna di venire e naturalmente anche qualche sacrificio per poter fare un viaggio tanto bello ed importante!
Ho l'impressione di essere tanto lontano da casa, con il corpo ma soprattutto con la testa. Mi sembra di aver raggiunto il punto più lontano possibile in questo viaggio.
L'emozione e' incredibile, e qualcuno dall'alto, evidentemente non soddisfatto di averci offerto una giornata semplicemente stupenda, senza vento e con qualche raggio di sole, ci regala anche la possibilita' di vedere la cima del Cerro Torre completamente libera da nubi! Una fotografia impossibile da dimenticare (e ovviamente, per dei patagonici per caso come noi due, anche impossibile da non scattare!).
La giornata prosegue. Spero avremo modo di postare presto qualche foto della nostra camminata sul ghiaccio con i ramponi, della salita di parete con picozza e arnesi (ovviamente aiutati dalle tre guide alpine - ehm, andine forse sarebbe il termine corretto! - che erano con noi), della traversata del fiume in tirolese, della nostra stanchezza al ritorno in paese dopo più di 12 ore di trekking...
Se non sara' su questo blog, ve lo racconteremo sicuramente davanti ad una buona birra fresca, come la Quilmes che sta davanti ai miei occhi e che sto sorseggiando con gusto aspettando un trancio di pizza Roquefort. Meritato premio di questa lunga ed impegnativa giornata, prima di raggiungere Alice in ostello che si sta godendo il suo personalissimo premio della giornata, un letto caldo e pulito dove riposare e rimettersi in sesto dopo tanta fatica.
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Ali&Fer, la zia Monica e la Leona

Tra i tanti obiettivi di questo viaggio c'era anche la consegna di una piccola lettera alla tia Monica, la zia di Fernando, il nostro amico argentino felicemente sposato in Italia con una nostra amica, anche lei di nome Alice.
Ci sembrava di essere tornati indietro nel tempo con una lettera da recapitare senza un indirizzo preciso e il solo nome del negozio in cui la tia Monica lavorava. Il primo tentativo e' andato male, il negozio aveva cambiato gestione e quindi anche i commessi. Una volta scovato il negozio giusto, lo troviamo chiuso (sic! Era domenica). Ci sfiora il pensiero di lasciare la lettera sotto la porta, ma ormai anche noi siamo curiosi di conoscere questa tia Monica e decidiamo di riprovarci il giorno dopo.
E' proprio vero che nulla succede per caso.
La troviamo bevendo mate seduta fuori dal suo negozio, dove lo stereo suona un cd di Laura Pausini. L'imbarazzo dura meno di un istante e l'emozione ci inebria un po' tutti. Monica ci accoglie con calore e con grandi chiacchiere e storie, con aneddoti sulla sua vita e su quella di Fernando.
Ci parla anche di una canzone che e' finalmente riuscita a scaricare dopo anni di ricerca: Un'estate italiana di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, che scopriamo essere amatissima anche in Argentina.
Riusciamo persino a farla parlare al telefono con Fer.
Visibilmente commossa ci saluta con un forte abbraccio e dicendoci: 'Nunca me olvidare' de Ustedes' (non mi dimentichero' mai di voi). Non succede tutti i giorni che qualcuno ti saluti cosi...
Lasciamo il negozio sorridenti e in sillenzio evitando per alcuni secondi di guardarci negli occhi.

Scriviamo questo post ora dallI'autobus che collega El Calafate con El Chalten, un viaggio di quattro ore che prevede a circa meta' del viaggio una pausa a La Leona, la estancia dove Alice ha conosciuto Fernando che qui lavorava e dove si sono innamorati.
In questi momenti e in questi luoghi il nostro pensiero non puo' non andare a voi due.
Siempre Amor!
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martedì 8 gennaio 2008

Usbe e i suoi amici

Siamo al Calafate, paesello disperso nel sud dell'Argentina, ieri di ritorno dalla visita al Perito Moreno in ostello ci fermiamo a chiedere la chiave della stanza. C'e' un po' di gente davanti a noi e guardandoci in giro aspettiamo.
'Ma io ti conosco. Si ti conosco'.
Un ragazzo biondo dice rivolgendosi a Usbe.
Beh non ci crederete mai....Raffo e' riuscito a incontrare anche qui una persona che conosce! Il tale si chiama Andrea ed e' di Biassono.
Non gli era bastato di incontrare più volte in giro per l'Italia e l'Europa amici e conoscenti ma si e' spinto fino in Patagonia! Ed e' riuscito a stupirmi e, per dirla tutta, anche a farmi un po' rosicare!
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domenica 6 gennaio 2008

Alice & Usbe al Perito Moreno












In esclusiva assoluta, la foto piú recente dei vostri tangueros per caso!

Perito Moreno



La foto di questa mattina... il cielo è un po' grigio, ma lo spettacolo ne valeva comunque la pena!

Parto alla Peninsula Valdes


Stiamo mischiando un po' tutto, ma abbiate pazienza.
Questo è il parto di cui vi abbiamo raccontato l'altro giorno.

Pinguini a Punta Tombo



Ci sta costando una fatica incredibile... la banda larga qui non è ancora arrivata. Qualche foto a risoluzione bassissima forse riusciamo a caricarla.

sabato 5 gennaio 2008

Dopo 16 ore in pullman

E prima di altre 3 ore di attesa alla stazione degli autobus di Rio Gallegos, in attesa delle prossime 4 ore che ci porteranno ancora via bus a El Calafate, cosa si puo' avere di meglio dalla vita?
- cafe' con leche, pane tostato, burro e marmellata per Alice;
- doppio panino con cotoletta alla milanese, prosciutto e formaggio per Usbe (2 una bustina di maionese da spalmare dentro al panino!).

Perche' anche in un viaggio intenso ed emozionante come questo, ci sono i momenti lunghi e noiosi. E basta poco per essere felici.
Piccole gioie che fan scorrere più veloci e gustose le ore.
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venerdì 4 gennaio 2008

Il mate, la musica e gli argentini

Avevo programmato questo viaggio guardando con particolare attenzione Milan - Boca Junior, finale di coppa intercontinentale, sicuro che arrivando nella terra di Maradona, uno degli argomenti più discussi con taxisti, albergatori, camerieri e gente comune, sarebbe stato il calcio e le gesta dei nostri kaka, maldini e totti da un lato e quelle dei loro riquelme e messi dall'altro.
Invece, ogni persona che incontriamo ci parla innanzitutto della nostra Italia, delle improbabili origini dei loro cognomi, delle citta' d'origine dei loro genitori, dei loro nonni e bisnonni (ne abbiamo incontrati da ogni parte dello stivale, da brescia a udine, da ancona fino ad alberobello, anche se ancora ci manca di incontrare discendenti di brianzoli e calabresi!!!).

E poi mi fa impazzire la musica che ascoltano: a parte un po' di reggaeton, tutto il resto che ci capita di sentire e' per lo più ascoltabile: daniel, proprietario del nostro ostello di iguazu, ha improvvisato in macchina un piccolo Sarabanda a tema 'musica anni '80' (peccato che in giorno di squaraus i miei riflessi musicali fossero particolarmente lenti ed abbia fatto una meschina figura!); i tassisti ci offrono sempre musica di qualita', compreso l'ultimo di buenos aires dove stava suonando una cassetta di bruce springsteen; l'autista del pullmino dell'escursione di oggi ci ha passato il suo lettore mp3 per farci ascoltare le sue composizioni (ispirate alla musica di vangelis, non propriamente per le nostre orecchie a dire il vero...); infine ieri sera roy, il custode notturno dell'ostello di puerto madryn ci ha passato una serie di consigli sugli acquisti musicali che faro' a buenos aires sulla via del ritorno. Un sacco di nomi, dai migliori esponenti di tango ai cantautori argentini, dai più commerciali a quelli della scena più alternativa, compresi un po' di nomi di artisti di origine italiana (per forza non potevano mancare ancora una volta gli italiani) che sono diventati famosi in questa terra ai confini con il mondo.
E proprio ieri sera finalmente Roy e' stato il primo ad offrirci del mate da bere. Cos'e' il mate? Be' impossibile spiegarlo... Dire semplicemente che qui e' la bevanda nazionale e' forse riduttivo; perche' il mate non e' semplicemente una bevanda, e' qualcosa di più!
(e chissa' che al nostro ritorno non riusciremo a farne assagiare un pochino anche a voi...)
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Puerto Madryn - El Calafate

Vi avevamo lasciati alla nostra escursione alla Peninsula Valdes, che poi nel pomeriggio si e' conclusa con la visione di un accoppiamento tra leoni marini (e dovevate vedere con che forza e machismo il maschio ha preso la giovane femmina che e' poi rimasta stecchita al suolo e che a cosa finita si e' allontanato mettendosi a fare un verso che sembrava voler dire 'SO OMO').
Ultimo regalo della giornata anche il parto di un piccolo leoncino marino. La nostra macchinetta fotografica ha fatto il suo mestiere, anche se sara' difficile restituirvi le emozioni provate in quel momento.
Stamattina Punta Tombo con la sua colonia di pinguini (simpaticissimi pur essendo bianconeri! N.d.Usbe che Alice non condivide perche' schierata dalla parte dei suoi fratelli!)
Ora per fortuna siamo appena riusciti a prendere il pullman prenotato che ci portera' a Rio Gallegos dopo altre 18 ore di viaggio. E' stata una vera odissea districarsi tra i ritardi dell'escursione e i conducenti della compagnia che non ci volevano caricare dandoci informazioni discordanti rischiando di farci aspettare il pullman successivo.
Ora vi dobbiamo proprio lasciare e' iniziato un bel film... demenziale stile telefilm americano!
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giovedì 3 gennaio 2008

Leoni di mare ed elefanti marini

Oggi escursione alla Peninsula Valdes, siamo partiti stamattina con un pulmino popolato per meta' da italiani e per l'altra da non più giovani. Marisa e' la nostra guida, per meta' italiana pure lei, simpatica e colta signora che sta facendo innamorare anche Usbe degli animali, forse sto esagerando, ma di quelli che abbiamo visto finora almeno si. Incredibile vedere il gruppo di leoni marini e le schermaglie tra 'machi' per guadagnare un posto negli harem dei leoni marini 'hembra'(femmina), tra i leoni marini e' proprio la femmina a decidere il territorio e a collezionare maschi! E tenerissimi i tanti piccoli in mezzo agli enormi adullti. Questo e' il periodo delle nascite. Ahime' le orche non si sono fatte vedere.
Ora ancora in viaggio verso l'ulltima tappa della giornata. Un'altra ora su strada non asfaltata!
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mercoledì 2 gennaio 2008

Buenos Aires - Puerto Madryn

20 ore di autobus: ce l'abbiamo fatta sani e salvi! E tutto sommato anche abbastanza comodi nel posto 'cama' (letto).
Il tempo e' passato quasi veloce dormendo un po', leggendo Mafalda (il cui autore e' argentino), attraversando un paesaggio perlopiu' desolato e monotono dove pero' siamo riusciti ad avvistare dei guanachi (ossia i lama selvatici), mangiando le 'prelibatezze' servite da Ester e con le tante aspettative che avevamo riposto nella possibilita' di una visione di un film argentino, guardando che cosa? 'La tigre sotto la neve' di Benigni in italiano con sottotitoli in spagnolo.
Ora gia' sistemati all'ostello Hi Patagonia di Puerto Madryn, dove il sole scotta parecchio ma c'e' un bel venticello rinfrescante.
Aspettiamo informazioni da Gaston per organizzare le escursioni alla Peninsula Valdes (domani) e a Punta Tombo (dopodomani) alla riserva dei pinguini.
Besos a todos quelli che ci seguono.
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martedì 1 gennaio 2008

Omaggio a Francis Capli

Questo post vuole essere un omaggio a Francis Capli, dipendente dell'ufficio del turismo di Iguazu di origini italiane.
Dall'aspetto dimostra una cinquantina di anni circa e una gran voglia di riscoprire le proprie origini italiane. Dice che un giorno sicuramente verra' nel nostro paese.
Vorrebbe veder riconosciute le sue origini italiane con l'ottenimento della cittadinanza, ma problemi burocratici ne ostacolano il procedimento. Infatti parlando di errori di trascrizione dei cognomi sui registri negli anni in cui ancora non esistevano archivi elettronici e sicuri, ho immaginato che Capli fosse l'errata trascrizione di Capri, e che quella fosse invero l'origine dei nonni di questo simpatico signore.
Sono stato smentito scoprendo che il cognome originale avrebbe invece potuto essere stato Capelli.
Grazie anche all'esperienza di lavoro di due anni presso l'ufficio immigrazione, Francis Capli riconosce la nazionalita' di tutti i forestieri gia' dal primo sguardo. Ovviamente sottolinea che italiani e spagnoli siano i più amabili e calorosi.
Francis Capli ha anche registrato un cd dedicato a 'su tierra'. Ad oggi il mio rimpianto più grande di questo viaggio e' quello di non avergli chiesto una copia, anche perche' la foto in copertina era inimitabile.

Questo post vuole essere un omaggio non solo a Francis Capli, ma anche a tutti gli argentini di origine italiane che stiamo incontrando strada facendo, gente splendida, simpatica ed incredibilmente accogliente e disponibile.
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Cataratas del Iguazu (lato argentino)













Il poco che siamo riusciti a caricare in questo sgarruppato internet cafè di San Telmo, Buenos Aires.

Comunque un'idea ve la potete fare anche così. Nella seconda foto siamo tutti bagnati dagli schizzi d'acqua della mitica Garganta del Diablo!